onìrico agg. [der. di oniro-] (pl. m. –ci). – Che riguarda il sogno o i sogni, o che avviene, che si manifesta nel sogno: attività o.; […] In psicanalisi, lavoro o. (traduz. del ted. Traumarbeit), l’insieme delle operazioni psichiche per mezzo delle quali colui che sogna traduce il contenuto latente del sogno […]
Fonte: Vocabolario on line Treccani http://www.treccani.it/vocabolario/onirico/

onirico Si dice di ciò che riguarda i sogni. […] Il lavoro o. si svolge inconsciamente servendosi di stimoli esogeni ed endogeni, utilizzando reminiscenze della vita diurna o di episodi verificatisi anni prima; […]
Fonte: Enciclopedia on line Treccani http://www.treccani.it/enciclopedia/onirico/
Abbiamo citato in maniera parziale ed evidenziato ciò che riteniamo di maggior importanza in queste due definizioni della parola “onirico” molto vicine tra di loro.
Anche se “Onirica” è l’ultima lettera dell’acronimo R.A.P.S.O., non è certo ultima per importanza: il valore del sogno è il valore della tecnica.
R.A.P.S.O. è riflessologia onirica.
La capacità di indurre una maggiore attività onirica, produrre e polarizzare sogno indirizzando il lavoro onirico verso “operazioni psichiche” che riguardano in maniera concreta la questione psicosomatica che vogliamo analizzare.
Sarà il sogno a rispondere alla domanda fondamentale a cui ci siamo avvicinati parlando di autoindagine.
Abbiamo approssimato la questione chiedendoci: cosa sa il mio corpo che io non so?
Per andare più nel dettaglio è necessario sostituire a “corpo” la parola “inconscio”.
Il corpo, con le sue zone riflesse, è la “pulsantiera” che attiva le risposte emozionali, cioè psicosomatiche insieme a quelle organiche che chiamiamo somatopsichiche.
Come risultante di questo processo si attiva l’inconscio
Cosa sa il mio inconscio che io non so?
La risposta a questa domanda arriva essenzialmente in due forme e in due momenti distinti:
- durante una sperimentazione R.A.P.S.O. si possono verificare particolari condizioni mentali (emozioni, ricordi, intuizioni; tutto materiale utile per l’autoindagine)
- durante i sogni nelle notti immediatamente seguenti alla stimolazione dei punti (parliamo infatti di riflessologia onirica)
Quando ci si avventura nelle profondità di se stessi ciò che si trova appare per lo più confuso e casuale.
Qui invece abbiamo un ambito di indagine predeterminato dallo sperimentatore che volendo indagare su un determinato argomento, ad esempio, lo squilibrio di un organo in particolare che è o meno affetto da una patologia “chiede” all’inconscio di “far parlare” quell’organo specifico.

Comprendere il messaggio de “il nuotatore” come esito dell’attivazione del punto “apparato respiratorio” è molto più semplice che indovinarne il significato se avessi fatto quello stesso sogno, casualmente, magari dopo un’indigestione di crostacei.
Ogni sogno che scaturirà dalla stimolazione di un punto riflesso sulla mappatura del Calligaris, sarà un’informazione utilissima per la comprensione psicosomatica/somatopsichica della patologia in atto o del semplice disturbo che si vuole indagare.
Avremo risultati utili solo nel caso in cui la sperimentazione sia stata svolta con un minimo di perizia e precisione.

Interessante!
Vedrai…